, presso la sede Manens-Tifs, nei giorni 26,27 e 28 maggio 2016.
Il comfort visivo e la gestione dell’illuminazione naturale in relazione al risparmio energetico diventano sempre più rilevanti per una progettazione innovativa degli edifici. Ad esempio, il nuovo protocollo LEED 4 riconosce crediti per le simulazioni di daylighting e conferma l’importanza degli aspetti progettuali per “collegare gli occupanti con lo spazio esterno, rinforzare i ritmi circadiani, ridurre i consumi di energia elettrica per l’illuminazione artificiale con l’introduzione della luce naturale negli spazi”. Senza strumenti software per la simulazione della luce non è possibile ottenere risultati di qualità. Radiance è un software validato, utilizzato sia a livello di ricerca che dai progettisti ed è tra i più accurati per la simulazione professionale della luce naturale e artificiale. Non ha limiti di complessità geometrica ed è adatto a essere integrato in altri software di calcolo e interfacce grafiche. Queste ultime facilitano le procedure di programmazione. Le principali e più versatili saranno oggetto del corso (DIVA4Rhino e Ladybug+ Honeybee, plug-in per Grasshopper e Rhinoceros 3D).
Il corso è rivolto a progettisti e ricercatori che vogliano acquisire strumenti pratici per la simulazione con Radiance al fine di mettere a punto e verificare le soluzioni più adatte alle proprie esigenze. Sono previste lezioni di teoria e pratica con esempi ed esercitazioni volte a coprire in modo dimostrativo ed interattivo i concetti trattati.
Le domande di iscrizione devono essere presentate entro il 12 maggio 2016.
La brochure con i contenuti del corso e tutte le informazioni sono disponibili su questo link
Il corso è sponsorizzato da Pellinindustrie.…
la plug-in Grasshopper. L'utilizzo dei due software permette di esprimere al massimo le qualità e le potenzialità della modellazione Nurbs e Mesh attraverso l'esplicitazione di algoritmi compositivi. Il corso introdurrà alle strategie di disegno digitale finalizzate alla progettazione di forme complesse utilizzando un caso studio proprio del mondo dell’architettura. Si affronterà l'intero processo di modellazione, partendo dal disegno di una superficie complessa; su questa verranno applicati algoritmi generativi per la tassellazione e la riduzione della complessità in elementi ottimizzati per la produzione. Una delle finalità del corso è quindi l’ideazione di superfici complesse, approfondendo metodi di fabbricazione digitale.
Il metodo del corso è basato sulla risoluzione di un esercizio step-by-step accompagnato da approfondimenti teorici che porteranno il partecipante all'autonomia nell'utilizzo di Rhinoceros e Grasshopper. Durante il percorso verranno illustrati applicativi avanzati del software per la pannellizzazione delle superfici (Paneling-Tools). Con il processo illustrato nel corso si vuole rendere il lavoro del progettista più facile grazie alla riduzione dei tempi che portano dal disegno dell’idea, alla costruzione delle forme.
Nella prima parte del corso verranno illustrati metodi avanzati di generazione delle superdici per una modellazione controllata delle FREE FORM. per arrivare a questa condizione sarà necessario approfondire i concetti di spazio parametrico monodimensionale (per la trasformazione lungo le curve) e spazio parametrico bidimensionale (per la trasformazione lungo le superfici).
Nella seconda parte del corso si insegneranno i metodi di esplicitazione degli algoritmi, applicati ad esercizi base utili alla comprensione di Grasshopper; poi la plug-in verrà specializzata affrontando editing, trasformazioni complesse e il problema della tassellazione delle superfici.Buona parte del tempo sarà dedicato alla costruzione di geometrie responsive e alla gestione del flusso dati per l'ottimizzazione del lavoro.…
ucation Research Group in Urban Building Services at the Technical School of Architecture of Madrid (ETSAM), Spain.
The aim of the Research is to generate a digital support for sketching urban and architecture net systems and its interrelationships between them for academic researches.
IE Group Members:
-Sergio del Castillo Tello (Doctor No, Lead Programmer)
-Pablo Gómez Rodríguez (Programmer)
-Prof. Miguel Angel Gálvez
(Architect ETSAM, Building Services Department)
-Manuel Rodríguez Pérez
(Architect ETSAM, Building Services Department)
-Prof. Jose Tovar Larrucea
(Architect ETSAM, Building Services Department, Professor Ad Honorem)
The development of this tools, which are in its very early stage, is planned to take part within the Innovative Group Education research program; We expect to share the results with the community through this group as we achieve them, in case that some of you are interested, or if just want to get involved somehow. Cheers!
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Added by Doctor No at 4:24am on September 30, 2013
try now to integrate Geco in an interdisciplinary architectural engineering studio: hoping we can show you some nice applications of your tool, I'll keep you update and sending now details by e-mail. Here the file (very welcome to be shared). It most probably contais trivial errors by me, thanks for helping and giving some tip! Gr. Michela
FILE:
Ok, right, I see the outputs update correctly. Origin of problems must be in some different mistake I do:
- Incident radiation: I am not sure I understand what is going on: why I get so many 'not a number' ? (The Galapagos report is full of NaNs).
Bio-Diversity: 0.887 Genome[0], Fitness=NaN, Genes [89% · 44%] { Record: Too many fitness values supplied } ...
Genome[7], Fitness=NaN, Genes [74%] { Record: No fitness value was supplied } ....
Genome[9], Fitness=NaN, Genes [37% · 11%] { Record: Genome was mutated to avoid collision Record: Too many fitness values supplied }
- Daylight calculations: the geometry accumulates withouth deleting the previous models. As a consequance, results almost do not change after few varations (so, outputs get updated but do not vary). In current daylight definition: the first object being imported is the one where the grid has to fit; its setting makes it cancelling all the other objects during import. All the others, do not delete anything when imported. When running loops (manual or GA) that vary parameters, the entire geometry do not get cancelled - so I guess the loop does not pass back by the cancelling step, but imports only the geometry which has been varied by the parameters using the setting of that import component only? I will then try again by changing the order of the operations, but if you have specfic tips, let me know.
THANKS!
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frontare il tema della modellazione parametrica con Grasshopper. Questa plug-in di Rhino consente di progettare, confrontandosi con un contesto evolutivo, attraverso la comprensione e l'utilizzo di parametri e componenti che influenzano la rappresentazione e la rendono dinamica componendo algoritmi. Nel corso verranno introdotte le nozioni base di Grasshopper approfondendo le metodologie della progettazione parametrica e le tecniche di modellazione algoritmica per la generazione di forme complesse.Le informazioni teoriche saranno fornite in maniera accelerata ma organica e contestuale agli argomenti elencati. Per massimizzare i risultati, le lezioni saranno accompagnate da piccole esercitazioni pratiche.Argomenti trattati:- Introduzione alla progettazione parametrica: teoria, esempi, casi studio- Grasshopper: concetti base, logica algoritmica, interfaccia grafica- Nozioni fondamentali: componenti, connessioni, data flow- Funzioni matematiche e logiche, serie, gestione dei dati- Analisi e definizione di curve e superfici- Definizione di griglie e pattern complessi- Trasformazioni geometriche, paneling- Attrattori, image sampler- Data tree: gestione di dati complessiStrutturaIl corso ha una durata di 16 ore programmate nell'arco di 2 giornate con i seguenti orari: i giorni 28/07 e 29/07 dalle 10,00 alle 19,00 con pausa pranzo di un'ora.DestinatariIl corso è rivolto a tutti coloro che hanno buone conoscenze di Rhinoceros e vogliono affrontare i nuovi metodi di progettazione in maniera consapevole attraverso il linguaggio visual scripting proposto dal software Grasshopper.PrerequisitiPer affrontare il corso è richiesta una conoscenza di base del software Rhino attraverso esperienze teoriche e pratiche. I partecipanti dovranno venire muniti di proprio laptop e con software Rhinoceros 5 o Rhinocero 4 perfettamente funzionanti.AttestatoAlla fine del corso verrà rilasciata l’attestato di partecipazione ad un corso qualificato McNeel valido per l’ottenimento di crediti formativi universitari.LuogoLe lezioni si terranno presso lo studio il Pedone in Via Muggia 33, 00195 ROMA…
erona, nei giorni 01,02 e 03 dicembre 2016.
Il comfort visivo e la gestione dell’illuminazione naturale in relazione al risparmio energetico diventano sempre più rilevanti per una progettazione innovativa degli edifici. Ad esempio, il nuovo protocollo LEED 4 riconosce crediti per le simulazioni di daylighting e conferma l’importanza degli aspetti progettuali per “collegare gli occupanti con lo spazio esterno, rinforzare i ritmi circadiani, ridurre i consumi di energia elettrica per l’illuminazione artificiale con l’introduzione della luce naturale negli spazi”. Senza strumenti software per la simulazione della luce non è possibile ottenere risultati di qualità. Radiance è un software validato, utilizzato sia a livello di ricerca che dai progettisti ed è tra i più accurati per la simulazione professionale della luce naturale e artificiale. Non ha limiti di complessità geometrica ed è adatto a essere integrato in altri software di calcolo e interfacce grafiche. Queste ultime facilitano le procedure di programmazione. Le principali e più versatili saranno oggetto del corso (DIVA4Rhino e Ladybug+ Honeybee, plug-in per Grasshopper e Rhinoceros 3D).
Il corso è rivolto a progettisti e ricercatori che vogliano acquisire strumenti pratici per la simulazione con Radiance al fine di mettere a punto e verificare le soluzioni più adatte alle proprie esigenze. Sono previste lezioni di teoria e pratica con esempi ed esercitazioni volte a coprire in modo dimostrativo ed interattivo i concetti trattati.
Le domande di iscrizione devono essere presentate entro il 16 novembre 2016.
La brochure con i contenuti del corso e tutte le informazioni sono disponibili su questo link
Il corso è sponsorizzato da Glas Müller.…
o, presso la sede Eurac e il TIS, nei giorni 21,22 e 23 maggio 2015.
Il processo di progettazione integrata è riconosciuto come metodo per ottenere gli elevati livelli di qualità oggi richiesti agli edifici. Con questo approccio diventano sempre più rilevanti il comfort visivo e la gestione dell’illuminazione naturale in relazione al risparmio energetico. Di fatto, il nuovo protocollo Leed v4 riconosce crediti ad hoc e conferma l’importanza della progettazione daylighting per “collegare gli occupanti con lo spazio esterno, rinforzare i ritmi circadiani, ridurre l’uso dell’illuminazione elettrica con l’introduzione della luce naturale negli spazi”.
Una progettazione robusta richiede l’uso di strumenti di simulazione efficaci e Radiance è riconosciuto come uno dei software con le capacità di fornire risultati affidabili. Radiance è utilizzato sia a livello di ricerca che tra i progettisti, ed è tra i più accurati per la simulazione professionale della luce naturale ed artificiale. Non ha limiti di complessità geometrica ed è adatto a essere integrato in altri software di calcolo e interfacce grafiche. Le principali e più versatili tra queste (DIVA4Rhino, plug-ins per Grasshopper e Rhinoceros3D), essendo in grado di facilitare notevolmente le procedure di programmazione, saranno oggetto del corso.
Il corso è rivolto a progettisti e ricercatori che vogliano acquisire strumenti pratici per la simulazione con Radiance al fine di mettere a punto e verificare le soluzioni più adatte alle proprie esigenze. Sono previste lezioni di teoria e pratica con esempi ed esercitazioni volte a coprire in modo dimostrativo ed interattivo i concetti trattati.
Il corso viene riconosciuto con 15 crediti dall’Ordine degli Architetti.
Le domande di iscrizione devono essere presentate entro il 27 aprile 2015.
Scarica la brochure con tutte le informazioni Corso Radiance - EURAC.pdf
Il corso è sponsorizzato da Pellinindustrie.…
hop innovativo sulle prospettive e sfide future del design computazionale.
INFO ED ISCRIZIONI
PLUG IT | Rhino + Grasshopper | Livello Base | Modellazione parametrica e controllo di forme complesse
Plug it, primo step del percorso formativo in tre fasi “AAD Workshop Series“. Plug it fornirà ai partecipanti un’effettiva padronanza delle più avanzate tecniche di modellazione digitale, approfondendo le metodologie della modellazione algoritmica e parametrica nel campo dell’architettura e del design del prodotto. Il corso è rivolto a studenti e professionisti dei settori della progettazione architettonica, design, moda e gioielleria, con esperienza minima nel disegno CAD bidimensionale (acquisita su qualsiasi piattaforma software) e si articolerà in lezioni teoriche frontali ed esercitazioni guidate
FORM FINDING STRATEGIES | Livello Intermedio | Analisi ambientale ed ottimizzazione della forma
Form Finding Strategies è il secondo step del percorso formativo in tre fasi “AAD Workshop Series“. Il workshop intende esplorare le possibilità di generazione di forme efficienti in relazione ad influenze esterne ed alle caratteristiche intrinseche della materia stessa. Analisi ambientale (input solari, termici ed acustici) ed analisi/ottimizzazione strutturale FEM saranno le principali metodologie utilizzate per raggiungere gli obiettivi di ricerca della forma. Saranno introdotti numerosi plug-ins tra cui: Weaverbird, Kangaroo, Geco/Ecotect, Ladybug, Millipede. Il corso si rivolge a studenti e professionisti con conoscenza base di Rhino e Grasshopper.
PERSPECTIVES | Livello Avanzato | Python coding e modellazione algoritmica avanzata
Il nuovo corso Perspectives proposto per la prima volta nel 2019 (ed ultimo step del percorso formativo in tre fasi “AAD Workshop Series) introdurrà gli studenti alla programmazione Python ed alla sua integrazione con Grasshopper. Verranno inoltre esplorate tecniche avanzate di generazione formale basate su iterazioni. Tra i principali plugins utilizzati: GhPython, Anemone, Hoopsnake, Plankton, MeshMachine, Pufferfish. Pensato come workshop innovativo sulle prospettive e sfide future del design computazionale, è rivolto a studenti e professionisti con esperienza in modellazione algoritmica con Grasshopper.…
bi-directional link, the link is unidirectional (downflow only), because of the use of proxies.
Matrix transforms and persistent constraints: I don't think this is true. The parts can have mates to other parts that preserve geometric relationships like 'coincident' , 'aligned' etc. These are essentially bi-directional. GH's algorithmic approach does not do relationships in the same / flexible way. In GH, the 'relationship' has to be part of the generation method that dependent on the creation sequence. I.e. draw line 2 perpendicularly from the end of point of line 1. If you are thinking about parts or assemblies sharing, or referencing parameters as part of the regen process, this is also possible. iLogic does this, and adds scripting. So does Catia. Inventor/iLogic can also access Excel and have all the parameter processing done centrally, if required.
Consequently, scripting the placement of components is irrelevant in GH, unless you decide that each component needs to be contained in its own separate file.
I wouldn't be too hasty here. Yes, you are right about compartmentalisation. I think this needs to happen with GH, in order to deal with scalability/everyday interoperability requirements. Confining projects to one script is not sustainable. MCAD apps have been doing this for ages with 'Relational Modeling'.The Adaptive Components placement example illustrates that it is beneficial to be able to script some 'hints' that can be used on placement of the component. Say, if your component requires points as inputs, then its should be able to find the nearest points to the cursor as it moves around. I think Aish's D# / DesignScript demo'd this kind of behaviour a few years ago. Similarly, Modo Toolpipe reminds me how a lot of UI based transactions can be captured as scripts (macro recorder etc). Allowing this input to be mixed in and/or extended by GH I think will yield a lot of 'modeling efficiency' around the edges. This is a (mis)using GH as an user-programmable 'jig' for placing/manipulating 'dumb' elements in Rhino. It may even give the 'dumb elements' a bit more 'intelligence' by leaving behind embedded attributes, like links to particular construction planes etc.Even if we confine ourselves to scripting. GH is a visual or graphic programming interface. A lot of 'insert and connect' tasks can be done more easily using graphic methods. If we need to select certain vertices on a mesh as inputs for, say, a facade panel, its going to be quicker to do this 'graphically' (like the AC example), then ferreting out the relevant indices in the data tree et al. The 'facade panel' script would then have some coding to filter/prompt the user as to what inputs were acceptable, and so on.
This also brings up the point that generating components and assemblies in MCAD is not as straightforward. In iParts and iAssemblies, each configuration needs to be generated as a "child" (the individual file needs to be created for each child) before those children can be used elsewhere.
Not sure what you mean here. If the i-parts are built up using sketches /profiles or other more rudimentary features (like Revits' profile/face etc family templates) then reuse should be fairly straight forward. I suppose you could make it like GH scripting, if you cut and paste or include script snippets that generate the desired Inventor features.
One of the reasons why the distributed file approach makes perfect sense in MCAD, is that in industry you deal with a finite set of objects. Generative tools are usually not a requirement. Most mechanical engineers, product engineers and machinists would never have any use for that.
I don't think this is true. Look at the automotive body design apps, which are mostly Catia based. All of the body parts are pretty much 'generative' and generated from splines, in a procedural way, using very similar approaches to GH. Or sheet metal design. It's not always about configuration of off-the-shelf items like bolts. And, the constraints manager is available to arbitrate which bit of script fires first, and your mundane workaday associative dimensions etc can update without getting run over by the DAG(s) :-)
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